Che cos’è Bitcoin (BTC) e come funziona?

Redazione di Forbes,  Editor

Aggiornato: 03/03/2023, 01:10 pm

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Si sentono moltissime notizie riguardo Bitcoin – ma cos’è di preciso, come funziona, e che impatto avrà sul mondo? Ecco tutto quello che devi sapere.

Inventato nel 2009, Bitcoin è la prima criptovaluta mai creata al mondo, nonché la più famosa tra le migliori criptovalute con la più alta capitalizzazione di mercato.

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Cos’è Bitcoin?

Un tempo si scambiavano beni fisici, come oro e argento, per ottenere altri beni e servizi. Questi metalli, tuttavia, erano difficili da trasportare e soggetti a perdite e furti, e così le banche si offrivano di conservarli al posto nostro, emettendo delle note a prova della ricchezza che avevamo in banca.

Il collegamento tra queste note e le materie prime che rappresentavano è stato poi spezzato. I governi hanno cominciato ad affermare che le banconote avevano valore in sé.

Pertanto ci fidiamo del fatto che le banche rispettino il valore della nostra valuta, così che possiamo accettare pagamenti in contanti e sapere che gli altri li accetteranno da noi.

Una criptovaluta è essenzialmente una versione digitale del contante, che però esiste al di fuori dei governi nazionali e delle banche centrali e private. Permette a due persone di scambiarle o di usarle per comprare e vendere senza dover ricorrere a intermediari come Unicredit o PayPal per facilitare il pagamento.

In altre parole, ciascuna parte della transazione confida nel fatto che l’asset che viene scambiato abbia un valore intrinseco.

Come funzionano i pagamenti in Bitcoin?

Effettuare un pagamento in Bitcoin è facile come mandare un’email. Trasferisci le tue crypto dal tuo wallet Bitcoin digitale (ottenuto acquistando la valuta da un exchange di criptovalute) al wallet di un’altra persona usando un’app o un sito web e l’indirizzo Bitcoin unico di tale persona.

I pagamenti vengono elaborati e verificati da una rete di utenti con dei computer su cui girano dei software specializzati.

Questi volontari vengono chiamati “miner”. Utilizzano dei sofisticati hardware per risolvere dei problemi matematici di difficoltà crescente generati dal codice sorgente di Bitcoin – il suo DNA, per così dire.

L’hardware è costoso, estremamente potente e utilizza enormi quantità di energia. Di questo parleremo più tardi.

Una volta che un pagamento è stato verificato, il miner aggiunge una registrazione della transazione a un registro distribuito online. Questa registrazione include gli indirizzi Bitcoin dell’emittente e del destinatario e l’importo trasferito.

Le voci nel registro non possono essere né modificate, né eliminate. Inoltre, siccome le copie dei registri in possesso dei vari utenti devono combaciare, è estremamente difficile che qualcuno possa affermare di avere più Bitcoin di quanti ne possegga in realtà, in quanto verrebbe contraddetto da quanto riportato nella copia del registro in possesso di tutti gli altri.

I miner non verificano una transazione alla volta. Le transazioni vengono raggruppate in “blocchi”, i quali hanno una quantità di spazio limitata. Quando un blocco è “pieno”, ne viene creato uno nuovo, vuoto.

Ciascun nuovo blocco si collega al precedente, che contiene informazioni sulle transazioni precedenti. I blocchi formano una catena che parte dalla primissima transazione in Bitcoin.

Questo registro “blockchain” pubblico fornisce un resoconto indelebile, definitivo e trasparente di quali wallet contengono Bitcoin e di quanti ne contengono in un dato momento.
Per saperne di più leggi anche Che cos’è la blockchain.

Quanto vale il Bitcoin?

Il valore corrente di 1 Bitcoin è pari a 23.800 dollari. Oggi acquistare un Bitcoin può essere molto costoso, ma è possibile investire cifre minori comprando porzioni di criptovaluta. Se ad esempio volessi investire 1.000 euro (1.064 dollari, al cambio attuale) mi assicurerei una frazione pari a 0,044 Bitcoin.

Il prezzo del Bitcoin è molto variabile e dipende dal rapporto tra domanda e offerta: se la domanda di Bitcoin sale, salirà anche il prezzo; quando c’è meno domanda il prezzo scende. Il valore del Bitcoin è influenzato anche da eventi economici globali, dall’andamento dei prezzi di azioni e obbligazioni, e da notizie che possono essere positive o negative per la reputazione delle criptovalute.

Leggi anche: Criptovalute e Bitcoin: le previsioni per il 2023

Cos’è il mining di Bitcoin?

Un miner di Bitcoin che aggiunge un blocco alla catena riceve un nuovo Bitcoin che vale, attualmente, migliaia di euro. Sembrano soldi facili, ma l’investimento richiesto per costruire e far funzionare una macchina in grado di elaborare un blocco è importante, e non fa che aumentare col tempo.

Ogni giorno, vengono “coniati” circa 900 nuovi Bitcoin. Al prezzo attuale di un Bitcoin, 19.657 dollari a metà settembre 2022, il loro valore totale è di circa 17,7 milioni di dollari. La quantità totale di Bitcoin è di 21 milioni. Una volta raggiunto quel limite, non sarà più possibile coniarne di nuovi.

Inoltre, la ricompensa per aver estratto un Bitcoin si dimezza ogni quattro anni. Con la traiettoria attuale, si stima che l’ultimo Bitcoin venga estratto nel 2140, a meno che i protocolli in vigore adesso non vengano modificati.

Come si usano i Bitcoin?

I Bitcoin si possono comprare, vendere e usare per acquistare beni e servizi, laddove vengano accettati. Non è necessario acquistare o spendere un intero Bitcoin: ogni singola moneta può essere divisa (vedi di seguito).

I pagamenti in Bitcoin non sono diffusissimi, ma sono accettati da grandi nomi come Microsoft, Express VPN e Wikipedia.

Molti investono in Bitcoin nella speranza che aumenti di valore. Tuttavia le criptovalute hanno dimostrato una fortissima volatilità di prezzo.

Nota: investire in criptovalute non è un’attività adatta a tutti. I prezzi delle criptovalute sono soggetti a forti oscillazioni. La Consob, l’autorità del mercato finanziario italiano, insieme ad altri regolatori nell’Unione Europea ha avvertito gli investitori che le criptovalute “sono soggette a estreme volatilità di prezzo e hanno mostrato chiare indicazioni della presenza di una bolla dei prezzi” e che gli investitori che le acquistano “devono tenere a mente che esiste la possibilità di perdere una porzione considerevole, se non la totalità, dei soldi investiti”.

Chi può acquistare Bitcoin?

Chiunque può acquistare Bitcoin presso le borse di criptovalute come Binance e Coinbase.

Il numero esatto di italiani che posseggono Bitcoin non è noto, ma con la quotazione di un Bitcoin attualmente intorno ai 19.000 dollari è facile affermare che la maggior parte degli investitori, non solo in Italia, possiede una frazione di un Bitcoin.

Le frazioni di Bitcoin vengono chiamate Satoshi, dallo pseudonimo utilizzato dal suo inventore o inventori, Satoshi Nakamoto, la cui vera identità è ignota. Un Satoshi vale 0,00000001 Bitcoin.

Bitcoin e il mercato delle criptovalute non sono regolamentati.

Cosa mi serve per estrarre Bitcoin?

Stando a Connor Sephton, giornalista esperto di Bitcoin, i miner hanno bisogno di tre cose: energia elettrica a basso costo, computer dotati di ASIC (application-specific integrated circuit, ovvero circuiti usati solo allo scopo di produrre criptovalute) e un software di mining che li colleghi alla rete di Bitcoin. Costando migliaia di euro e consumando grandi quantità di energia elettrica, gli ASIC più potenti sono al di fuori della portata dei più.

Bitcoin è l’unica criptovaluta?

Ci sono numerosissime altre criptovalute, che vengono chiamate collettivamente “altcoin”.

Tra queste troviamo altcoin famose come Ethereum e Litecoin, nonché altcoin più recenti come Elrond e Clover. Ciascuna ha valori e regole differenti, ma seguono tutte i precetti fondamentali delle criptovalute.

Leggi anche: Le migliori altcoin del 2023

Quali sono i benefici di Bitcoin?

Mancando un intermediario, non c’è nessuno che si prenda una fetta delle varie transazioni. Bitcoin è una valuta globale che può essere spostata facilmente attraverso i confini e, poiché è relativamente anonima, consente transazioni private.

Quali sono i difetti di Bitcoin?

Non è regolamentato, è volatile e non può essere usato con la stessa facilità delle valute tradizionali.

La quantità di energia richiesta globalmente per creare i bitcoin è enorme. Stando ai ricercatori dell’Università di Oxford, ha la stessa impronta ecologica dell’Argentina.

Ciò ha sollevato dubbi sulla sostenibilità a lungo termine del fenomeno, soprattutto ora che le economie globali stanno cercando di ridurre l’emissione di gas serra in linea con gli accordi ambientali internazionali.

Domande frequenti

Quanto vale 1 bitcoin in dollari?

Al momento della scrittura 1 Bitcoin vale 23.800 dollari circa (dati Coinmarketcap al 1° marzo 2023). Il prezzo del BTC è risalito negli ultimi tre mesi, dopo il brusco calo registrato a fine 2022. A dicembre, 1 Bitcoin valeva poco più di 15.000 dollari: l’anno scorso la criptovaluta ha perso il 65% del suo valore.

Quanto guadagno se investo 100 euro in Bitcoin?

Con il BTC quotato a circa 22.300 euro, un investimento di 100 euro in bitcoin oggi permette di comprare una piccola frazione di criptovaluta, pari a 0,0044. Se in futuro il bitcoin dovesse toccare di nuovo i 60.000 euro come a novembre 2021 e tu decidessi di vendere, il tuo profitto sarebbe di 300 euro. Se il prezzo del bitcoin dovesse raggiungere quota 100.000 euro, come alcuni analisti prevedono nel lungo periodo, il tuo investimento di 100 euro varrebbe cinque volte tanto.

Considera che il prezzo di BTC oggi non è più in quella fase in cui investendo qualche migliaio di euro si diventava milionari. Un investimento di 100 euro in Bitcoin può essere poco se punti a un guadagno molto alto, mentre se vuoi semplicemente iniziare a muovere i primi passi in questo settore e non ti interessa fare grossi profitti, allora può essere una cifra ragionevole.

Qual è lo scopo dei Bitcoin?

Satoshi Nakamoto ha inventato Bitcoin con lo scopo di creare un sistema di pagamento elettronico per consentire alle persone di inviare denaro su internet. L’obiettivo della valuta digitale era quindi quello di fornire uno strumento di pagamento alternativo che avrebbe funzionato senza alcun controllo centrale o la supervisione di banche o governi, basandosi invece su software e crittografia peer-to-peer.

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